Ne parla la nostra socia AINC e nutrizionista Francesca Leone
L’uomo, come tutti gli organismi viventi, ha la necessità di prelevare continuamente dall’ambiente che lo circonda materia ed energia per restare in vita, crescere, riprodursi e per svolgere qualsiasi attività.
E’ per questo indispensabile assumere regolarmente gli alimenti che apportano all’organismo le sostanze capaci di costruire gli organi e gli apparati ed anche quelle in grado di regolare processi necessari per la costruzione e la riparazione dei tessuti.
Oltre agli alimenti l’uomo deve rifornirsi continuamente di ossigeno attraverso gli scambi respiratori. L’ossigeno è indispensabile per estrarre dagli alimenti l’energia, mentre quest’ultima serve per l’attività cellulare.
L’essere vivente utilizza l’energia sia per mantenere le funzioni vitali (respirazione e circolazione), sia per svolgere le attività caratteristiche del lavoro professionale e della vita di relazione.
Dagli alimenti, attraverso i diversi processi di trasformazione, si riesce ad estrarre l’energia chimica in essi contenuti e la successiva trasformazione in altre forme di energia. Solo il 40% è trasformata in energia meccanica(lavoro) mentre la rimanente si libera come energia termica(calore).
L’insieme dei processi di trasformazione della materia che avvengono nelle cellule viventi è definito metabolismo.
Il metabolismo di lavoro è l’espressione del consumo energetico per l’attività professionale e ricreativa dell’uomo. Ogni contrazione muscolare richiede energia la cui quantità è proporzionale all’entità della contrazione e alla massa muscolare interessata al movimento (Montenero P., Bonessa C., 1980).
Le reazioni metaboliche operano all’interno delle cellule un ricambio di materia che è sempre associato a variazioni della quantità di energia presente. In particolare, il
metabolismo basale esprime le richieste energetiche di base, cioè fondamentali, essenziali per la vita e che sono l’espressione dell’attività metabolica delle cellule.
Tale metabolismo influenzato da alcuni fattori soggettivi quali il sesso, l’età, la razza, la superficie corporea, lo stato generale di salute, la gravidanza e anche da fattori oggettivi dipendenti dall’ambiente e dal clima.
La misurazione del metabolismo basale viene eseguita sul soggetto a digiuno, nella sua valutazione non si valuta il lavoro svolto dall’organismo per la trasformazione e l’ossidazione dei principi alimentari.
I principi alimentari sono i costituenti chimici degli alimenti; i più importanti sono i polisaccaridi , le proteine e i lipidi. Poiché la loro struttura è solitamente complessa non sono utilizzabili come tali dall’organismo e devono perciò subire un processo di digestione con il quale dai principi alimentari si liberano i principi nutritivi.
I principi nutritivi sono composti chimici a struttura abbastanza semplice, necessari all’organismo e da esso facilmente utilizzabili, come i monosaccaridi, gli amminoacidi e gli acidi grassi.
Con gli alimenti vengono assunti anche altri composti organici come le vitamine e inorganici come l’acqua e i Sali minerali; tutte queste sostanze possono essere assorbite come tali dall’organismo senza dover subire alcuna trasformazione digestiva e vengono perciò detti anch’essi nutrienti.
L’alimentazione, se associata all’attività fisica, ci consente di modellare il nostro corpo indirizzandolo verso la tonificazione, il dimagrimento, la massima efficienza e la salute. Il concetto di alimentazione è troppo complesso per essere ridotta ad un mero calcolo di calorie e percentuali di nutrimenti.
Uno sportivo ed un sedentario rispondono alle stesse leggi fisiologiche, ma le condizioni in cui lo sportivo va ad utilizzare il proprio corpo lo mettono di fronte a esigenze completamente diverse e devono perciò essere affrontate con la consapevolezza legata anche al tipo di performance svolta.
Nell’ambito della sedentarietà il problema dell’aumento di peso è sempre identificato con l’aumento di massa grassa e quindi visto sempre in chiave negativa, mentre nell’ambiente sportivo, soprattutto delle attività di forza, esiste una pressante esigenza di riuscire a migliorare la massa magra muscolare, che sarà poi possibile utilizzare per aumentare la capacità prestativa.
Un allenamento con i sovraccarichi risulta essere il più adatto e conveniente per stimolare l’acquisizione di massa muscolare.
E’ importante stabilire come solo dietro a una sollecitazione allenante si ha la garanzia che buona parte delle calorie in più introdotte non si trasformerà in grasso, infatti i processi adattativi creano la ricercata sinergia fra stimolo e alimentazione. Inoltre,
La ricerca di armonia e tonicità, in ogni distretto corporeo, dovrebbe essere un obiettivo da privilegiare in tutti gli sport e in modo particolare nel fitness, dove si ricerca l’equilibrio (Pelizza G.).
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